sabato 29 ottobre 2011

Il richiamo del lupo


IL Lupo
Il lupo, è un mammifero  appartenente alla famiglia dei Canidi.Il lupo appartiene alla famiglia dei Canidi. Tra i canidi il lupo è il più grande come dimensioni: lunghezza tra i 145 e i 160 cm., altezza tra i 90 e i 110 cm. Il colore del suo mantello varia a seconda dell'età e delle stagioni; generalmente grigio-giallastro o marrone-rossiccio. Il lupo presenta una dentatura caratterizzata da canini affilati, lunghi e ricurvi verso l'interno.
La fronte è ampia, le mandibole particolarmente robuste, gli occhi sono chiari, generalmente di colore diverso e dal taglio leggermente obliquo, le zampe hanno dei piccoli artigli affilati. La mascherina facciale di un lupo adulto si estende intorno alle labbra inferiori e superiori ed è di colore bianco-crema, mentre negli individui giovani può essere incompleta oppure scura in prossimità del muso. Le orecchie hanno generalmente un'attaccatura più laterale e sono più lunghe e larghe. Il pelo ha sempre una colorazione varia che comprende colori dal marrone antracite al marrone chiaro; ma anche nero, beige, bianco o fulvo. Molto vorace, appartiene all'ordine dei carnivori ed è classificato nel genere dei superpredatori.Il branco
La funzione di ogni lupo è organizzata all'interno di un branco, con una struttura sociale fortemente gerarchica.
Il branco è guidato da due individui che stanno alla punta della piramide sociale, il maschio alfa e la femmina alfa. La coppia alfa  possiede più libertà rispetto al resto del branco, anche se i due non sono capi nel senso umano del termine: gli individui alfa non impartiscono ordini agli altri lupi; bensì, possiedono la libertà di scegliere cosa fare, quando farlo, dove andare, quando andare. Il resto del branco, che possiede un forte senso della collettività, solitamente li segue.
Anche se la maggior parte delle coppie alfa è monogama, ci possono essere alcune eccezioni: un individuo alfa può preferire l'accoppiamento con un lupo di importanza minore nella scala sociale, in particolare se possiede legami di parentela molto vicini con l'altro alfa . Si è osservato che se un esemplare Alfa muore, il compagno o la compagna spesso non forma una nuova coppia con un altro soggetto, ma rimane da solo a guidare il branco. Tuttavia a volte può succedere che il lupo o la lupa vedova prendano un nuovo compagno.
Solitamente, solo la coppia alfa è in grado di crescere una cucciolata (gli altri lupi del branco possono allevare, ma, di solito, non possiedono le risorse necessarie a portare i cuccioli alla maturità). Tutti i lupi del branco assistono la crescita dei cuccioli. I piccoli, quando diventano adulti, possono scegliere se rimanere all'interno del branco e aiutare ad allevare i nuovi nati.


La grandezza del branco può cambiare con il passare del tempo secondo alcuni fattori, come l'habitat, la personalità individuale dei lupi, o la quantità di cibo disponibile. I branchi possono contenere dai 2 ai 20 lupi, sebbene un branco medio contenga circa 6 o 7 lupi. Un nuovo branco si forma quando un esemplare abbandona il suo branco di nascita e rivendica un suo territorio. I lupi solitari possono viaggiare in cerca di altri individui anche per distanze molto lunghe. Gli individui che si disperdono devono evitare i territori di altri lupi perché gli intrusi su territori già occupati vengono cacciati via o uccisi.


Leggende

Per i Mongoli il lupo è l’antenato del conquistatore Gengis Kan. Forse non a caso, in ottica astrologica, il lupo è posto sotto l’influenza di Marte e Saturno.
In un’altra cultura africana, quella etiope, si rinviene una curiosa leggenda riguardante una razza di lupi denominata Theas, la cui corsa somiglia più a un vero e proprio volo. Al solstizio d’inverno, il loro pelame fulvo appare foltissimo, mentre a quello d’estate il corpo dei Theas appare completamente privo di pelo.
Tornando in Europa, anzi alla nostra Penisola, non possiamo non gettare un ultimo sguardo alle origini della civiltà romana. Dove, con sorpresa, incontriamo un lupo ben più rassicurante e fecondo. Anzi, una lupa. Colei che allattò Romolo e Remo, fondatori della città eterna e simbolo primigenio dell’intera italianità
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Perchè i lupi ululano alla luna?
Perchè i lupi ululano alla luna? Su questa domanda si perdono le più affascinanti storie e leggende in cui si intrecciano scienza, epica e mistero.  Non sono poche le interpretazioni scientifiche sugli ululati di cani e lupi, ma sul rapporto tra il Lupo e la Luna la scienza non riesce ancora a capire neanche se esista davvero o se si tratta solo di antiche leggende.  A prescindere dalla realtà scientifica, ecco una splendida leggenda indiana che merita di essere considerata, così, tanto per ritrovare almeno un pò la capacità di emozionarsi e sensibilizzarci: “In una calda notte di luglio di tanto tempo fa, un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati.
In breve, arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato. aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé , felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
I lupi lo sanno. E ululano festosi alla luna piena. “

 












Libri 
Zanna Bianca (pubblicato la prima volta a puntate tra il maggio e l'ottobre del 1906) è uno dei più famosi romanzi dello scrittore statunitense Jack London.
Il libro racconta la vita di un lupo con un quarto di sangue di cane, che nasce nel territorio canadese dello Yukon alla fine del XIX secolo.
Il romanzo è fedele alla prosa precisa dello stile di London e presenta un uso innovativo della prospettiva narrativa: la maggior parte del romanzo è scritto dal punto di vista degli animali, descrivendo il modo in cui London ritiene che essi vedano il loro mondo a loro circostante e soprattutto gli uomini.
Viene descritto dettagliatamente il violento mondo selvaggio[, in cui vige la "legge dell'artiglio e della zanna", affiancato subito all'altrettanto violento mondo della cosiddetta civiltà umana.
Zanna Bianca è stato tradotto in moltissime lingue ed ha avuto anche numerose trasposizioni cinematografiche.

Trama

La storia inizia narrando la fine di due uomini: Henry e Bill, che cercano di attraversare la foresta con una slitta trainata da sei cani, per tornare alla civiltà; i due uomini da giorni sono tallonati da un branco di lupi affamati guidati da una lupa, quando finalmente una squadra di soccorso raggiunge Henry, ma sia Bill che i cani sono stati divorati.

La narrazione segue quindi il branco, attraverso la caccia agli alci e i combattimenti tra i maschi per il corteggiamento di Kiche, lupa con metà sangue di cane; il Guercio, un lupo cieco da un occhio per gli innumerevoli combattimenti, la spunta su tutti gli altri contendenti e diventa il compagno della lupa.Dalla loro unione nascono cinque cuccioli, ma una grave carestia li uccide tutti tranne uno e, nella ricerca del cibo, il Guercio viene ucciso da una grossa lince anch'essa alla ricerca di cibo per i suoi cuccioli.Durante una delle sue esplorazioni, il piccolo lupo si imbatte in una comitiva di cinque indiani; quando la madre lo raggiunge per soccorrerlo, Castoro Grigio, la riconosce come Kiche, posseduta da suo fratello e fuggita durante una carestia. Il fratello di Castoro Grigio è morto, quindi lui si impossessa della madre e del cucciolo, dando a quest'ultimo il nome di Zanna Bianca.
L'infanzia di Zanna Bianca al campo indiano è molto dura. Kiche viene ceduta e scompare dalla sua vita. I cani vedendolo come un lupo, lo attaccano costantemente; gli uomini lo difendono, ma i cani non lo accettano come un loro compagno e soprattutto il capobranco Lip-Lip lo bersaglia in modo particolare. Zanna Bianca cresce quindi sempre più selvaggio, scontroso, solitario e sanguinario.

Dovendo stare continuamente all'erta contro ogni tipo di pericolo, le sue abilità predatorie e difensive si svilupparono più del normale. Divenne più agile di qualsiasi altro cane, più veloce, più astuto, più implacabile, più snello, più esile ma con muscoli e tendini di acciaio, più resistente, più crudele, più feroce e più intelligente.Quando Zanna Bianca ha 5 anni di età, Castoro Grigio lo porta con sé a Fort Yukon, villaggio di cercatori d'oro e mercanti di pellicce, dove conta di concludere affari vantaggiosi vendendo manufatti ai bianchi cercatori d'oro in arrivo da tutto il mondo.Smith il Bello(così soprannominato per via del suo aspetto raccapricciante), convince con l'inganno Castoro Grigio, ormai ridotto in povertà dall'alcolismo, a vendergli Zanna Bianca. L'uomo bianco, notate le straordinarie doti del lupo, lo tortura a sangue per incattivirlo al massimo e utilizzarlo come cane da combattimento.Zanna Bianca sbaraglia tutti i cani che gli vengono posti contro, vincendo anche contro una lince, finché a Fort Yukon non arriva il primo bulldog. Il bulldog infatti resiste ai terribili attacchi del lupo e riesce a serrare la fortissima mandibola intorno al collo di Zanna Bianca, soffocandolo.Proprio in quel momento giunge Weedon Scott, un giovane e ricco commerciante californiano; nauseato dalla scena, irrompe nel ring e salva Zanna Bianca, malmenando Smith il Bello e costringendolo a venderglielo.La parte oscura della storia ha termine; nonostante tutti lo credano impossibile, Scott riesce a recuperare Zanna Bianca non solo fisicamente, ma anche caratterialmente; con infinita pazienza, l'uomo riesce a convincere il lupo che al mondo non ci sono solo odio e violenza, ma anche amore e affetto, sentimento che il lupo scopre per la prima volta.Weedon Scott si era assunto il compito di redimere Zanna Bianca, o piuttosto di redimere l'umanità dal male che aveva fatto a Zanna Bianca. Sentiva che il male fatto al lupo era un debito contratto dall'uomo e che doveva essere pagato.Per l'uomo arriva il momento di tornare a casa, in California; nonostante l'idea fosse quella di lasciare Zanna Bianca, il lupo rompe una finestra della casa in cui era stato rinchiuso e lo raggiunge sul battello, convincendo Scott a portarlo con sé.In California Zanna Bianca impara la vita in città e le regole della tenuta del giudice Scott, padre di Weedon, dando prova ancora una volta della sua stupenda adattabilità, diventando un perfetto cane da guardia e riuscendo pazientemente a convivere con i cani di casa, Collie femmina di cane pastore e il levriero Dick.Nell'ultimo capitolo, Jim Hall, un pericoloso assassino condannato dal giudice Scott, evade dal carcere e fa irruzione nella tenuta per uccidere il giudice, ma Zanna Bianca interviene uccidendo il criminale ma restando a sua volta gravemente ferito da tre colpi.Contro ogni previsione dei veterinari, Zanna Bianca sopravvive e al ritorno alla tenuta scopre che Collie ha appena dato alla luce sei cuccioli e conosce quindi i suoi figli.Un cucciolo incoraggiato da Weedon Scott si avvicina lecca il padre e a sua volta viene leccato. Anche gli altri piccini, con grande disgusto di Collie, gli si avvicinarono strisciando, e lui permise gravemente che gli si arrampicassero e gli capitombolassero addosso. Dapprima, tra gli applausi degli dèi, egli tradì un tantino della sua timidezza e goffaggine ma anche questa sparì mentre continuavano i giochi e i capitomboli dei cuccioli. Rimase sdraiato con gli occhi semichiusi a riposare al sole.
Film 
Balto è un film d'animazione prodotto dalla Amblimation e uscito nei cinema nel 1995. La trama del film è liberamente ispirata alla storia vera di Balto, un cane che salvò da un'epidemia di difterite i bambini della città di Nome, in Alaska, trasportando la medicina dalla città di Nenana attraverso una tormenta.

Immagini





Fine...

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